Disfarsi di vecchi apparecchi elettronici ed elettrodomestici può diventare un rompicapo. Il Ritiro elettrodomestici  deve essere smaltito correttamente perché questi contengono componenti diverse,  a volte anche sostanze pericolose per l’ambiente.

può portare personalmente il raee in un centro di raccolta Ecco perché i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (indicati con la sigla raee) devono essere portati in specifici impianti di trattamento e non vanno mai buttati nella raccolta indifferenziata né tantomeno abbandonati. Come smaltire i vecchi elettrodomestici  Il cittadino ha a disposizione diverse strade per avviare un corretto smaltimento:  comunale (la cosiddetta isola ecologica) o, se il Comune effettua il servizio, chiedere il ritiro a domicilio. Ma può anche consegnare il raee al venditore fisico o online dal quale ha acquistato il nuovo apparecchio (cosiddetto “ritiro uno contro uno”).

Il tutto senza costi, perché i cittadini pagano già un contributo per lo smaltimento. Ma come difendersi e farsi valere in caso di dubbi? Il negoziante è tenuto a ritirare il raee di cui devo disfarmi? Sì, se ho acquistato un apparecchio simile a quello che devo smaltire, insomma se non pretendo di scambiare un cellulare con un frigorifero.

Il servizio è gratuito e deve essere illustrato in modo chiaro e visibile, per esempio attraverso avvisi all’interno del punto vendita oppure sul sito del negozio online.  Quali sono le modalità del ritiro? I negozi che effettuano vendite a distanza, come i siti di e-commerce o i canali di televendite, possono ritirare il raee nel luogo di consegna del nuovo apparecchio oppure indicare un luogo di ritiro diverso ma che non arrechi disagio al cliente. Non dovrebbe essere chiesto al consumatore di recarsi presso un luogo troppo lontano o scomodo, altrimenti tanto vale smaltire il raee presso l’isola ecologica del proprio Comune.

Tutte le informazioni sul ritiro dei vecchi apparecchi devono essere contenute nel contratto, in caso contrario il consumatore può anche pretendere di annullare l’acquisto e di essere rimborsato integralmente, restituendo il prodotto. Nella pratica, però, non è frequente trovare informative raee chiare e complete.  Quando devo chiedere il ritiro? Questo problema si pone principalmente con gli acquisti online. Molti siti, per esigenze organizzative, pretendono che la richiesta di ritiro del raee venga inoltrata contestualmente all’acquisto del nuovo apparecchio.

Ma il consumatore non può perdere il diritto al ritiro solo perché, magari, ha dimenticato di fare la richiesta durante l’ordine oppure non ricordava di avere un RAEE equivalente da smaltire. Riteniamo che debba essergli concesso un arco di tempo ragionevole tra l’acquisto e la consegna (non bastano, ad esempio, 24 ore successive all’acquisto). Entro quanto tempo devono venire a ritirare il mio elettrodomestico? Perché il servizio di ritiro 1 contro 1 sia efficace, deve essere contestuale alla consegna del nuovo apparecchio. Se per esigenze organizzative del venditore lo scambio non avviene alla consegna, il ritiro va concordato con consumatore in un arco di tempo ragionevole, come possono essere 7/10 giorni dalla consegna del nuovo apparecchio. Tempi troppo lunghi inducono il cliente a disfarsi del raee per conto proprio.

Sbagliano anche quei siti di e-commerce che concedono il ritiro del raee o comunque il ritiro contestuale alla consegna solo ai clienti che richiedono (e pagano) la consegna al piano, imponendo di fatto il pagamento di un extra per un servizio che invece dovrebbe essere garantito gratuitamente.  Il negoziante può rifiutarsi di ritirare il vecchio apparecchio? Per legge il ritiro del raee può essere rifiutato in alcune condizioni particolari, per esempio se l’apparecchio può rappresentare un rischio di salute per il personale incaricato al ritiro.

Link Utili:

Una definizione dell’argomento Smaltimento Materiale Elettrico Milano  data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)