La tecnologia si è ormai imposta sul mercato, lo Smaltimento UBS si sostituisce ad altri tipi di interfaccia di comunicazione seriale. grazie al sistema plug and play e alla funzionalità di hot swap oggi si possono collegare e scollegare periferiche senza necessità di riavviare il computer.
Il sistema usb è di tipo asimmetrico e consiste in un singolo gestore e molte periferiche collegate ad albero attraverso i cosiddetti hub. i cavi di connessione possono avere una lunghezza massima di 5 metri, o altrimenti utilizzare degli hub attivi in gradi di amplificare il segnale. le prese usb sono anche conosciute come “standard” e sono usate per connettere il computer a una miriade di periferiche. usb è acronimo di universal serial bus ed è una delle componenti hardware più utilizzate nell’universo informatico.
quattro anni dopo il lancio sul mercato della usb (versione 1.0) si giunge alla creazione di una nuova versione, arrivano così, nei primi mesi del 2000 le usb 2.0, chiamate usb high speed. la grande novità introdotta fu l’innalzamento della velocità di trasferimento a 480 mbit/s. una simile velocità permette all’usb di essere competitivo con lo standard firewire 400 (ieee 1394) che ha una velocità di trasferimento di 400 mbit al secondo.
nonostante il firewire sia più veloce e stabile dell’usb 2.0, soprattutto con dispositivi per la riproduzione di contenuti video, la seconda tecnologia ha prevalso sulla prima. la usb 2.0 nel tempo ha ricevuto molti aggiornamenti che ne hanno migliorato la funzionalità tramite l’ecn (engeenering change notice, documenti che autorizzano e registrano i cambiamenti fatti a un prodotto o a un progetto in fase di sviluppo). sono stati così introdotti nuovi connettori, l’usb otg (on-the-go), il supporto alla ricarica di dispositivi e molto altro ancora.
usb 3.0 dopo questi e molti altri aggiornamenti alla fine, nel 2007, arriva usb 3.0, novità introdotta da intel che ne fece una prima dimostrazione all’interno dell’intel developer forum. i primi prodotti commerciali basati su usb 3.0 sono arrivati sul mercato soltanto a partire dal 2009 – 2010. la versione 3.0 ha mantenuto la compatibilità con le vecchie periferiche. infatti, nonostante i nuovi connettori siano dotati di più piedini, buona parte degli stessi combacia con i connettori usb 2.0.
la nuova tipologia di usb viene da subito definita come superspeed, ovvero un bus che fornisce una quarta modalità di trasferimento a 4,8 gbit al secondo che corrispondono a circa 600 mb/s, quindi fino a 10 volte superiore rispetto alle usb 2.0. per aggiungere i piedini supplementari dovuti alla modalità superspeed, tutti i supporti di forma fisica per usb 3.0, le spine e i connettori sono stati modificati. l’usb 3.0 estende il tipo di trasferimento di massa in superspeed, simile estensione ha permesso ad un host e a un dispositivo di creare e trasferire più flussi di dati su un singolo supporto.
con la nuova tecnologia è venuto meno anche il limite relativo alla lunghezza dei cavi che ora, in teoria, possono essere di qualsiasi lunghezza, a patto di soddisfare tutti i requisiti definiti nella specifica. alcune stime tuttavia indicano una limitazione intorno ai 3m/5m quando si usa superspeed. una usb 3.0 è facilmente riconoscibile in quanto ha il supporto interno dei contatti (detto interfaccia) di colore blu. i piedini in più del tipo a sono nascosti, ma pur sempre visibili ad un professionista. a volte può essere assente la colorazione blu e al suo posto può essere presente la sigla ss (superspeed) vicino al simbolo universale dell’usb.
Link Utili:
Una definizione dell’argomento Smaltimento Materiale Elettrico Milano data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)